5 – Le Torte Salate
Un graditissimo ritorno alle origini per questo 5° volumetto!.
Volenterose insegnanti delle elementari ci hanno comunicato – e confermato coi fatti – che volere è potere e che con i P.O.F.( Piani di Offerta Formativa ) si sarebbe potuto riprendere il discorso di collaborazione allacciato con le scuole per i primi due anni e poi interrotto per via della soppressione dei distretti scolastici.
Siamo dunque stati in due plessi a raccontare ai ragazzini una “Storia”
particolare: quella dell’alimentazione dei loro avi, prima e dopo la scoperta dell’America, e del come, quando e perché questi mangiassero o meno certi cibi.
Insieme abbiamo visto come molte abitudini che si danno per scontate in effetti abbiano avuto vicende lunghe e travagliate prima di essere accettate come “normali” ( le patate ad. esempio sono comparse stabilmente sul mercato di Torino solo nel 1804).
Ed inoltre che la cucina, anche quella tradizionale, non è un unicum immutabile, ma una cosa viva, spesso molto simile a quella di altri luoghi, fatta per lo più di saperi antichi, ma anche di nuovi, in un continuo divenire che si evolve grazie a nuovi commerci e conoscenze.
Ed allora, visto che ad es. uno dei nostri storici vanti locali considerati più tipici, il “furmentin”, è anche detto “grano saraceno” ( e che porta quel nome perché arrivato dal lontano oriente, mentre il “granturco” ce l’ha portato Colombo da occidente) ci è parso giusto coltivare sì la tradizione, ma non in modo retrivo, con una piccola apertura al nuovo e diverso che ci incalza in modo sempre più pressante.
Pertanto, fra tante ricette “indigene”, ne troverete anche una tipica marocchina, fornitaci da uno degli alunni che, pur provenendo da altre civiltà, hanno seguito con interesse e contribuito al lavoro di ricerca, imparando anche a conoscerci meglio e creando così pure i presupposti per una loro migliore integrazione basata sul rispetto delle reciproche peculiarità, facenti ormai parte del DNA di ognuno di noi.