IL COMIZIO AGRARIO DI MONDOVI’


I Comizi Agrari affondavano le proprie radici nell’Associazione Agraria degli Stati Sardi di Torino, promossa dal re Carlo Alberto nel 1842. Questa associazione istituiva in ogni capoluogo di provincia un Comizio Agrario, Comizi che a causa delle guerre d’Indipendenza cessarono temporaneamente la loro attività per riprenderla poi ad Unità d’Italia avvenuta. Lo scopo principale dell’Associazione Agraria era quello di favorire un rinnovato interesse per le condizioni di vita delle classi rurali. Questa necessità divenne ancor più impellente in seguito all’unificazione del Paese. La notevole differenza della situazione dell’agricoltura nelle diverse regioni della novella Nazione accelerò il processo riformatore che auspicava la costituzione in ogni circondario di un ente autonomo e fortemente impegnato anche e soprattutto dal punto di vista pratico nell’organizzazione dell’agricoltura del novello Stato italiano.

Il Ministro dell’Agricoltura Cordova nel 1866, l’8 settembre, istituì una Commissione, presieduta dal marchese Emilio Bertone di Sambuy, col compito di elaborare progetti di legge riguardanti istruzione agraria, credito agrario, rappresentanze agrarie e miglioramenti colturali. Da questa Commissione scaturirono suggerimenti che portarono all’emanazione del Regio decreto del 23 dicembre 1866 concernente l’istituzione dei Comizi Agrari.

Questi ultimi avevano come scopo:

  1. Consigliare al Governo quelle provvidenze generali o locali che si riputassero atte a migliorarne le condizioni;
  2. Raccogliere e porgere al Governo ed alla deputazione della rispettiva provincia le notizie che fossero richieste nell’interesse dell’agricoltura;
  3. Adoperarsi per far conoscere e adottare le migliori colture, le pratiche agrarie convenienti, i concimi vantaggiosi, gli strumenti rurali perfezionati, le industrie affini all’agricoltura che possono essere utilmente introdotte nel paese, come pure gli animali domestici la cui introduzione o propagazione potrebbe giovare all’agricoltura, e promuovere il migliore governo e miglioramento delle razze indigene;
  4. Concorrere alla esecuzione di tutti i provvedimenti che fossero dati per incoraggiare e proteggere il progresso dell’agricoltura;
  5. Promuovere e ordinare concorsi e esposizioni di prodotti agrari e di macchine e strumenti rurali…;
  6. Promuovere le disposizioni necessarie perché vengano osservate le leggi e i regolamenti sulla polizia sanitaria degli animali domestici (Vittorio Emanuele II, Regio Decreto sulla Costituzione dei Comizi Agrari, in “Bollettino del Comizio Agrario del Circondario di Mondovì” n. 1, luglio 1867).

Il 25 maggio 1867, nella sala del teatro Sociale di Mondovì Piazza, alla presenza del Sottoprefetto del Circondario, dei Delegati del Comizio e dei settantatré rappresentanti dei Comuni del Circondario, quarantun Soci davano vita al Comizio Agrario del Circondario di Mondovì, che fin dall’inizio si distingueva per la capacità di intervenire nel promuovere l’agricoltura del Circondario.

Oltre all’insegnamento agrario e alla diffusione delle più innovative pratiche di coltivazione ed allevamento, il Comizio diffondeva nel suo territorio gli asili rurali, l’associazionismo mutualistico (mortalità animali, incendi, grandine ecc.), la cooperazione (di acquisto e di vendita prodotti agricoli, latterie sociali, cantine sociali ecc.) e numerose Fiere, tra cui la celeberrima Fiera del Bue Grasso di Carrù (1910).

Una grande attenzione alla diffusione di conoscenze di agraria, inoltre, veniva fatta attraverso lezioni presso l’Istituto Magistrale (le future maestre dei borghi rurali), presso il Seminario diocesano (i futuri parroci di campagna), presso le Caserme militari. In particolare il Comizio sviluppò l’insegnamento agrario nell’ambito della zootecnia, della vitivinicoltura, della bachicoltura, della cerealicoltura e della frutticoltura.

 Dopo aver utilizzato diverse sedi in affitto nel rione Piazza, il Comizio decise nel 1911di costruirsi una propria sede adiacente la piazza mercatale di Mondovì, nel rione Breo. Le spese per tale realizzazione furono interamente sostenute dai Soci. Tale costruzione venne inaugurata nel dicembre 1914 e da allora è la sede del Comizio.

La lungimiranza dei Soci dell’Ente rurale ebbe un ruolo decisivo quando con il R.D. n. 3229/1923 venivano istituiti i Consigli Agrari Provinciali che di fatto sostituivano i Comizi Agrari. Questi ultimi non ricevevano più sussidi dal Governo centrale e per molti di essi fu la fine dell’attività. Il Comizio Agrario di Mondovì invece non utilizzando tutti i locali del suo palazzo per la propria sede ed affittando a terzi i locali rimanenti, aveva una certa rendita che gli permetteva di continuare la propria attività. Ed è così che il Comizio Agrario di Mondovì riusciva a continuare la propria missione anche nel secondo dopoguerra per giungere fino ai giorni nostri.

Tra le figure storiche importanti del Comizio, vogliamo ricordare il cattedratico ambulante Alessandro Gioda (1878 – 1948) che con il suo lavoro ha saputo veramente diffondere buone pratiche agricole nel circondario. Tra le realizzazioni del Gioda troviamo la Fiera del Bue Grasso di Carrù, il premio alle donne che rimasero a lavorare nei campi durante l’assenza degli uomini chiamati al fronte nel corso della I Guerra Mondiale, la costituzione della Colonia Agricola Provinciale Orfani di Guerra di Mondovì, le sperimentazioni colturali dei cereali nel periodo della “Battaglia del grano” (1925-1940). Inoltre Alessandro Gioda seppe dar dimostrazione pubblica del suo sentire di cattolico e liberale rifiutandosi di prendere la tessera del partito fascista, cosa che nel 1937 gli causò il licenziamento ed un ultimo periodo di vita precario per la sua famiglia dal punto di vista economico.

Attualmente il Comizio Agrario di Mondovì è l’unico rimasto in attività degli oltre trecento Comizi che vennero istituiti tra il 1867 e il 1870. Questo elemento lo rende particolarmente importante poiché è diventato, per antichità, la seconda istituzione agraria del Piemonte dopo l’Accademia di Agricoltura di Torino (fondata nel 1785); Il Comizio custodisce una storica biblioteca e un ricco archivio, riconosciuti di «interesse storico particolarmente importante» dalla Soprintendenza Archivistica del Piemonte e della Valle D’Aosta.

Nel 1903 veniva inaugurato nella sede del Comizio un laboratorio chimico di analisi che ha sempre funzionato nel corso del tempo al di fuori di alcuni mesi nell’ultimo periodo della Seconda guerra mondiale. Ora lo storico laboratorio di analisi ancora è aperto a servizio di tutti i privati cittadini. Il laboratorio è stato ultimamente rimodernato ed arricchito di attrezzatura precisa ed efficiente. Il servizio è predisposto per analisi del mosto e vino, acqua, olio, latte e terreno.

Il Comizio Agrario di Mondovì promuove seminari formativi di frutticoltura, orticoltura, apicoltura, vitivinicoltura; serate di degustazione vini, formaggi, frutta; presentazione di libri, giornate seminariali di approfondimento su problematiche rurali, ambientali e di educazione alimentare.

Un altro importante ambito di impegno è la difesa e la promozione della biodiversità agraria. Su quest’ultimo aspetto il Comizio fin dal 1997 ha promosso, presso un terreno in frazione San Biagio di Mondovì, la costituzione del Campo varietale sperimentale “Alessandro Gioda”, dove ha raccolto e cura antiche varietà di frutta (oltre 200 tra meli, peri, ciliegi, castagni ecc.) che erano coltivate nel territorio. Il Campo sperimentale è stato visitato da esperti frutticoltori e da numerose scolaresche. Attualmente il Comizio Agrario ha spostato il proprio campo varietale frutticolo all’interno del parco del Castello di Rocca de’ Baldi.

Sono numerosi i progetti che il Comizio Agrario sta promuovendo:

CaDiBia – Casa diffusa della biodiversità agraria:

difesa e promozione della biodiversità (frutta, ortaggi, cereali) non solamente come conservazione ma finalizzata alla riproposizione di varietà che possono essere immesse nel mercato locale come sapori tipici;

Formaggio Gioda:

ripresa della produzione di un formaggio ottenuto a latte crudo la cui ricetta venne data nel corso degli anni Venti del XX secolo dal cattedratico ambulante del Comizio Agrario, Alessandro Gioda, ai piccoli allevatori delle vallate monregalesi.

Educazione alimentare:

con l’apporto del prof. Silvio Matteo Borsarelli promuoviamo approfondimenti nutrizionali di prodotti dell’agricoltura locale.

Educazione culturale rurale:

promozione della cultura rurale (storia, tecnica, modernizzazione dell’agricoltura, studi scientifici etc.). In questo ambito è importante anche la collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della Provincia di Cuneo che ha già dato vita ad una ricerca storica riguardante l’agricoltura del Novecento apparsa nel n. 95 della rivista “Il presente e la storia”, pubblicazione dell’Istituto Storico stesso.

Agricoltura e cambiamenti climatici:

il Comizio Agrario con la collaborazione di alcuni docenti (Cristiana Peano, Gabriella Mellano, Luca Maria Battaglini) della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino che fanno parte del Comitato Scientifico del Comizio stesso ha iniziato a promuovere seminari e convegni sul ruolo dell’agricoltura nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In questo ambito si situa la promozione di una Piattaforma sperimentale agro-ecologica sullo studio della fertilità del terreno e sulla sperimentazione di prodotti ecocompatibili per quanto riguarda la cura dei fruttiferi e degli ortaggi, ubicata nel parco del Castello di Rocca de’ Baldi.

Il Comizio Agrario collabora anche con Istituti di Istruzione Superiore monregalesi tra cui l’Istituto Tecnico Agrario, l’Istituto Alberghiero di Mondovì, l’Istituto “G. Cigna”, il Liceo delle Scienze Umane e con la Scuola Forestale di Ormea.

È antenna dell’Università della Montagna (Unimont) di Edolo (MI); partner del progetto europeo di monitoraggio delle farfalle (European Butterfly Monitoring Scheme – eBMS) e partner del progetto del DISAFA “Gelso-net” (https://gelsonet.it/)

Il Comizio inoltre si pone a fianco di tutte quelle realtà associative rurali che accompagnano il ritorno di giovani al lavoro dei campi con la volontà antica, eppur straordinariamente moderna, che l’agricoltura è un bene comune e la solidarietà degli agricoltori tra loro e con chi consumerà i loro prodotti è garanzia di futuro per la società intera.

 

Comizio Agrario

Piazza Ellero n. 45

12084 – Mondovì.

Tel. 0174.42114 

www.comizioagrario.org 

https://www.facebook.com/comizioagrariomondovi1867/

Canale Youtube Comizio Agrario

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